Anche quest’anno la nostra esperienza di autonomia non si è fermata ad Albosaggia, ma ha viaggiato con due treni verso Finale Ligure per fare sì vacanza, ma senza perdere di vista i nostri obiettivi: sperimentare le potenzialità, trasformare i propri limiti, coltivare le relazioni. E così un gruppo di 10 giovani del servizio SpaH di Albosaggia, con valigia alla mano e biglietto Sondrio-Finale, il 9 giugno alle 7.41 è arrivato in stazione pronto per partire, affrontando le raccomandazioni dei genitori, i ritardi di Trenitalia e la calura estiva.
Chi già lo scorso anno aveva fatto quest’esperienza, ha richiesto a gran voce di poter tornare a Finale allo stesso Hotel, per la piacevole accoglienza, la fresca piscina e a detta di tutti, il buon cibo. Ognuno di noi porta con sé un bel ricordo di bagni in mare, chiacchierate in spiaggia e serate divertenti. Di importante però c’è da dire questo: spesso la società accoglie i nostri ragazzi guardandoli solo nelle loro fragilità, scandalizzandosi quando vengono spronati a fare da soli, faticando ad accettare la fatica. Ma a noi piace dimostrare il contrario; accompagnare ognuno di loro a convivere con le fatiche sapendo che ci sono risorse talvolta nascoste che si possono tirare fuori, valorizzando quello che c’è e non solo rattristandoci per quello che manca. Tutto può diventare relativo se accettiamo di indossare i panni dell’altro e se abbiamo come obiettivo il benessere della persona, nella pienezza delle sue caratteristiche e della sua unicità.
Ognuno dei nostri ragazzi al mare lo ha dimostrato.
